Wednesday, October 20, 2010

Under construction...

Non so che voglio dalla vita. C’è un sacco di confusione intorno a me però, comunque, tutti gli altri mi sembrano ben più decisi rispetto a me. Hanno una meta stabile oppure trascinano le loro ambizioni su una strada ruvida e infinita, però  loro non si fermano. Io. Gli altri mi chiedono come ce la faccio a viaggiare così tanto e ad essere sempre in movimento, senza sapere che anch’io mi chiedo la stessa cosa. Risposta? Neanch’io non so come ce la faccio e o anche dei forti dubbi se ce la faccio veramente. Farcela significa non solo farla, ma implica anche un buon fine. Essendo sempre in movimento, anche le mie mete sono completamente mobili e quindi la strada per raggiungerle prende la forma delle rotte aeree europee; a cui si aggiungono i soliti ritardi (come nel caso dei voli aerei) e le solite perdite dei bagagli emozionali.  
Avere l’identità personale in continua costruzione implica il rischio di a volte sentirsi senza nessun’identità, un miscuglio di pensieri e ambizioni senza uno scopo preciso, né una forma distinta. Lo choc culturale si esperimenta anche all’interno della propria casa dove ci sei cresciuto: perché non ti ritrovi più nei soliti posti, perché i tuoi vecchi amici ti sembrano lontani e mantieni appositamente questa fredda distanza tra te e le cose che una volta ti piacevano? Sarà una mia volontà camuffata o forse il bisogno di proteggere il nuovo progetto di me stessa che si sta costruendo: devo definire quello che fa parte della mia identità? Che cosa determina se un oggetto o un amico non si trova più sulla tua mappa personale?

1 comment:

  1. Ciao Raluca!

    Qualche volta quando scrivi di te e come se io scrivessi di me.

    La storia con l'identita sotto costruzione mi e' abbastanza familiare.
    Io non ho visuto in diversi paesi come te pero' i viaggi che ho fatto finora mi hanno fatto cambiere molto. Forse' e' perche'quando viaggi devi sempre cambiare per addattarsi alle condizioni nuove. E' una esigenza che ti cambia che manca alla gente "normale".
    Chi preferisce la routine e la sicurezza della vita quotidiana spesso non ha nessun motivo per evolvere il suo carattere. Pero' il tempo passa uguale per tutti.
    Quindi ci sono quelli che si evolvono e ci sono pure quelli che stanno fermi. E quando le strade delle persone si dividono ognuno continua sua vita con un passo diverso...

    A volte mi sento solo tra gli amici miei perche' ho raccolto delle esperienze all' estero che hanno cambiato la mia mentalita' e l'hanno resa tanto differente rispetto alla loro.
    Pero' se il distacco e' il prezzo che si paga quando si va avanti io lo pago volentieri.
    Per fortuna ci sono ancora pochi che mi capiscono.

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