Friday, July 16, 2010

Coimbra é assim

Nei loro volti vedevo la gioia di essere lì, di cantare e di incantare il modesto pubblico con le loro poesie. Mi emozionava la voce tremante di una signora che portava questo cappello gigantesco, originariamente proveniente dal sud del Portogallo. Osservavo l'espressione viva di un paio di occhi che appartenevano a questo basso signore che, nella mia immaginazione, doveva fare l'attore. Ma soprattutto mi commuovevano gli sguardi premurosi di due signore che sembravano di accarezzare il viso delicato della più giovane del gruppo. In quegli sguardi ci stava tutta la loro speranza in una tradizione che sarebbe portata nel futuro attraverso quella ragazza, che ci metteva tutto l'animo nel suo canto. Come loro, anche lei condivideva la passione del canto; come loro, lei pure ci credeva in quei versi delle canzoni d'amore. Ma, rispetto a loro, a lei spettava ancora scoprire cosa raccontassero quelle parole, e tutto ciò si rispecchiava nel suo sguardo speranzoso e timido.

2 comments:

  1. Raluca sei molto fortunata!

    Vivere questi momenti che hanno a fare con la tradizione folclorica di ogni paese e' una esperienza molto speciale.

    Perche' e' questa interazione che ti cambia e ti rende cittadino europeo e perche' no cittadino del mondo. Goditi di queste opportunita'!

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  2. Grazie Nikola...forse è vero...queste esperienze ti rendono partecipe alla vita di ogni paese :)

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